Ma non vai al mare?
Tu il mare lo ami lo stesso. "Uomo libero, sempre amerai il mare", dice il poeta.
Uomo libero, appunto: libero anche di non andarci al mare, quando non ne hai voglia. (...)
Continua a pensarla così, se vuoi. Ma sappi che un aperto rifiuto della vita da spiaggia a Rimini può costare una dolorosa esclusione sociale, il cui primo sintomo è la domanda: "Ma non vai al mare?..." E' una domanda retorica, perché guardandoti il riminese ha già concluso che al mare non ci vai.
O non abbastanza, altrimenti non daresti cos' pallido, molliccio e malinconico.
Quindi, chi ti domanda "Ma non vai al mare?" in realtà sta dicendoti: "Ti trovo pallido, molliccio e malinconico. Se la riminesità fosse una patente a punti, te la sospenderei immediatamente".
Pallore, scarsa tonicità dei tessuti e malinconia sono malvisti ovunque, ma a Rimini diventano peccati mortali.
( Tratto da "Alieni a Rimini" di Lia Celi**)
Eccomi, peccatrice.
Son giunta nuovamente al culmine del mese di agosto senza aver mai messo piede nella verde laguna della bella Rimini.
Chiedo venia, riconosco l'anomalia.
E a dire il vero la riconoscono bene anche tutti gli altri, dai colleghi di lavoro, agli amici, ai turisti.
Si, sono una piccola chiazza bianca che cammina per strada, che digita tasti davanti un pc, che passeggia in centro.
Si, vivo in una città di mare, sul mare, con il mare, che del mare ha fatto stile di vita, fortuna, dedizione.
Se io volessi propinarvi una scusa qualsiasi vi racconterei che lavoro molto, che non ho tempo, che i fine settimana mi servono per altre attività, che casualmente quando avrei potuto scendere in spiaggia le giornate eran grigie e tristi, che sono allergica al sole, che un dermatologo mi ha imposto divieto, ma tanto alla fine non serve negare che il mare di Rimini proprio non mi piace.
O meglio, non mi piace come qui, in estate, si vive il mare.
Tra qualche giorno me ne andrò in ferie, lontana dalla sabbia rossastra, dalle file interminabili di ombrelloni, dalla vita da spiaggia (e qui la citazione è doverosa perchè quel post avrei voluto scriverlo io), dall'acqua bassa e incolore.
Me ne torno al mio mare, selvaggio, azzurro, sassoso.
Mi godrò un pò di sole d'agosto, in attesa della fresca poesia settembrina.
Ricordo che da piccola non capivo perchè il mare di settembre fosse più bello, lo sapevo, lo sentivo che era diverso, che l'orizzonte era limpido e leggero, l'acqua più trasparente e delicata.
Ma non sapevo perchè.
Poi, un amico - un amico innamorato della natura e della sua macchina fotografica - mi disse:
ad agosto c'è troppa luce, appiattisce i colori, inevitabilmente ti schiaccia.
E lì ho saputo. Ed ho capito.
Ho capito che io non avrei mai amato ciò che poteva schiacciarmi, che mi si addossava contro, che mi comprimeva come oliva sottovuoto.
Non accettavo la pesantezza, come non accettavo la massa.
Non le accettavo perchè soffocavo insofferente nell'impaccio.
Soffoco anche oggi.
E quindi evito e scappo, ritorno al mio azzurro e aspetto l'isolamento che dopo Ferragosto pian piano sopraggiunge.
Buone vacanze.. stavolta a me.
*Il manifesto liberty di Rimini è un opera di G.Lord - "Igea e Apollo Bagni di Rimini 1901". Illustrazione della copertina della guida "Bagni di Rimini"
** "Alieni a Rimini" è scaricabile in formato pdf dal Blog di Lia Celi
Buone vacanze Dona, ricaricati nella tua bella Calabria ;)
RispondiEliminaSalutamela e dille che un giorno questo mezzo sangue calabro ci farà ritorno :)
Bacioni!!
SdG76 alias Marco :)
Buone vacanze|
RispondiElimina- Riferirò Marco ;)
RispondiEliminaSpero davvero di ricaricarmi a dovere..di solito il suolo natio funziona bene.
Salutoni e grazie ancora di tutto.
Ci vedremo (non sono sul web) dopo l'estate, bacioni
Dò
- Grazie anche a te Phoebe ^_^