inViDia
Venticinque righe, me ne bastano venticinque.
Una per ogni manciata di giorni mescolati a generarmi gli anni.
No, non voglio riferire una cronologia di eventi, di passi, di gesti.
Non si tratta nemmeno di una fiaba o di un racconto fantastico.
Il punto è che a volte ci si sente cattivi.
Cattivi perchè si ama immensamente qualcuno e lo si invidia.
Cattivi perchè ci han detto che l'indivia è un sentimento brutto.
E non si provano i sentimenti brutti nei confronti di chi si ama.
Eppure qualcosa non quadra.
Ti amo immensamente perchè non mi somigli.
Perchè sono incatenata in un angolo e tu giochi con leggerezza.
Semplicemente vorrei tanto somigliarti.
E ti invidio.
Ma l'invidia è una cosa brutta anche se ti amo immensamente.
Non è mio diritto assaporarla mentre ti penso.
Nemmeno se proteggerò sempre la bellezza del tuo fruscio.
Ma se io non ti invidiassi, cosa saresti tu?
Saresti più simile a me, senz'altro.
Avresti i miei difetti, e io li odierei in te come in me.
L'odio non genera invidia, genera disprezzo.
Non avresti i tuoi pregi e non ti amerei.
Ma io ti voglio esattamente come sei tu adesso.
Ti voglio amare e proteggere così, nella tua forma spontanea.
E in questa notte mi sento cattiva perchè ho i miei difetti.
E perchè non amo i miei pregi con l'intensità con cui amo i tuoi.